Gli Acceleratori Di Particelle

Gli acceleratori di particelle sono utilizzati dai fisici per studiare la struttura delle particelle atomiche. Il più grande ed il più potente esistente è il Large Hadron Collider (LHC), che si trova tra la Francia e la Svizzera nel confine nei pressi di Ginevra a 100 m di profondità, ma non è l’unico. Infatti, i primi acceleratori di particelle sono stati creati intorno dal 1930, anche se in dimensioni ridotte rispetto al LHC.

L’obiettivo di un acceleratore di particelle è quello di stimolare una particella accelerandola, è di fatti una macchina il cui scopo è quello di produrre fasci di ioni o particelle subatomiche, tra le quali elettroni, positroni, protoni ed antiprotoni, con elevata energia cinetica.

collisione particelle

Gli acceleratori sono di due tipi: circolare e lineare; gli atomi di LHC vengono accelerati per 27 km nella struttura ad anello prima di collidere. L’acceleratore di particelle gigante ha la capacità di far entrare in collisione più di un miliardo di protoni al secondo. I metodi per accelerare le particelle sono basati sull’uso di campi elettrici e magnetici, di cui i primi forniscono energia alle particelle accelerandole e i secondi servono a curvarne la traiettoria.

Gli acceleratori di particelle hanno tanti impieghi, tra i quali: hanno aiutato a creare farmaci migliori, il trattamento di malattie come il cancro, la realizzazione di materiali come il termoretraibile (pellicola alimentare in polietilene) utilizzato per proteggere gli alimenti. I dati raccolti da queste macchine sono inestimabili sul comportamento delle particelle subatomiche, ma l’LHC ha accumulato così tanti dati che la loro gestione dei dati risulta essere molto difficile. In entrambi i casi abbiamo bisogno di liberare spazio nell’ acceleratore di particelle oppure necessiterà costruirne un altro in futuro.

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